CIAG, il Ministero della Giustizia ha annunciato nuove assunzioni soprattutto attraverso lo scorrimento della graduatoria

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Idonei Assistenti Giudiziari. Ecco di seguito il testo.

Nuove risorse in arrivo per la giustizia. Con provvedimento del Direttore Generale del
Personale e della Formazione, del 20 giugno 2019, via Arenula ha disposto l’assunzione
di ulteriori 503 idonei del concorso da 800 posti per il profilo professionale di assistente
giudiziario, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale del 18 aprile 2019 e
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 136 del 12 giugno 2019.
Gli idonei convocati saranno chiamati per la scelta della sede e la firma del contratto, dal
2 al 4 luglio, a Roma, presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di
Polizia e del personale dell’Amministrazione Penitenziaria “Giovanni Falcone” e
prenderanno servizio il prossimo 25 luglio.
La pubblicazione dell’avviso di convocazione era stato preceduta, il 12 giugno, dalla
trasmissione alle organizzazioni sindacali dell’aggiornamento del Piano Triennale di
Fabbisogno del Personale per il triennio 2019-2021, da parte del Direttore Generale del
Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi del Ministero
della Giustizia, Dott. Alessandro Leopizzi.
Un adeguamento giudicato indispensabile alla luce di tre provvedimenti legislativi
approvati successivamente ovvero la Legge di Bilancio 2019 del 30 dicembre 2018
n.145, il decreto legge del 28 gennaio 2019 n. 4 (ex Decretone) convertito nella Legge
del 28 marzo 2019 n. 26 e, infine, il decreto legge del 28 settembre 2018 n. 109, il
cosiddetto decreto “Genova”, convertito, con modificazioni, nella Legge del 16 novembre
2018, n. 630.
Le 503 unità convocate con l’avviso del 20 giugno rappresentano un primo blocco di un
totale di 903 unità. I restanti 400, saranno chiamati successivamente, in considerazione
dei vuoti di organico che verranno a determinarsi anche a seguito dell’entrata in vigore di
“Quota 100”.
Dal Piano Triennale di Fabbisogno del Personale emerge in maniera molto netta che, a
fronte di una dotazione organica di 43.289 unità (11.923 di Area III, 26.635 di Area II,
4.415 di Area I e 316 dirigenti di II fascia), le carenze di organico sono 9.265, il 21,40%
del totale. Nello specifico, le carenze ammontano al 25,36% per l’Area III, al 18,88% per
l’Area II, al 25,59% per l’Area I e al 26,27% per i dirigenti di II fascia.
Per quanto riguarda il profilo professionale di assistente giudiziario, rispetto ad una
dotazione organica di 11.014 unità, i posti attualmente occupati sono 10.219, di cui 304
indisponibili. Mancano 795 unità, il 7,22% del totale.
Le carenze di personale sono destinate ad aumentare anche a causa dell’età media del
personale dell’Amministrazione Giudiziaria, giunta a 55 anni.
In tema di politiche assunzionali, un’inversione di tendenza si è registrata proprio grazie
all’assunzione dei vincitori e degli idonei del concorso per il profilo di assistente
giudiziario, indetto dal Ministero della Giustizia, nel novembre del 2016. Ma non basta.
Per il profilo di assistente giudiziario, il Piano prevede, nel 2019, l’assunzione di 1.503
unità, di cui 903, mediante i fondi straordinari previsti dalla Legge di Bilancio, e 600,
utilizzando le anticipazioni di spesa autorizzate dal “Decretone”, nonché di ulteriori 297
unità, previsti nel 2021.
Tuttavia, in considerazione di eventuali rinunce, dimissioni e rinunce espresse da parte di
coloro che hanno già superato altri concorsi, la graduatoria degli idonei assistenti
giudiziari potrebbe essere esaurita completamente già nel 2020, senza dover attendere
l’anno successivo.
L’esigenza di dover procedere con celerità a nuove, ulteriori assunzioni per la giustizia, è
sottolineata anche dal decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 136 del 12 giugno
2019, dove il reclutamento delle 903 unità tramite scorrimento della graduatoria degli
idonei assistenti giudiziari e il concorso per 1.850 funzionari giudiziari sono motivati “al
fine di potenziare, nel più breve tempo possibile, il funzionamento degli uffici
giudiziari e di garantirne la piena funzionalità in relazione alle attuali, rilevanti
scoperture di organico”.
La giustizia italiana è lenta e presenta numerose inefficienze che il nostro Paese sconta
anche sul piano economico perché un sistema giudiziario che, a causa delle sue
lungaggini, spesso, non è in grado di garantire la certezza del diritto, rappresenta un
deterrente per tutti coloro che intendono investire nel nostro Paese. Senza contare la
fiducia da parte dei cittadini che viene sempre meno.
Il Comitato Idonei Assistenti Giudiziari ha accolto con soddisfazione l’ufficializzazione del
decreto da parte del Ministero della Giustizia e auspica che questo sia il primo,
importante passo verso lo scorrimento totale della graduatoria in tempi brevi e che la
giustizia possa ripartire al più presto riportando il cittadino al centro del sistema
giudiziario, obiettivo che può essere raggiunto non solo attraverso riforme strutturali ma
anche attraverso politiche assunzionali adeguate e attuate con personale qualificato.

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