Si è tenuta presso la sede dell’Ordine distrettuale di Caltanissetta una conferenza stampa coorganizzata dall’OCF, dallo stesso Ordine distrettuale e dall’Unione dei fori siciliani.
Erano presenti gli avv. Emanuele Maganuco, nella qualità di delegato distrettuale dell’OCF, il consigliere tesoriere del CNF, avv. Giuseppe Iacona, avv. Alfredo Saia in rappresentanza dell’Unione dei fori siciliani, il vicepresidente Riggi per l’ordine degli avvocati di Caltanissetta, l’avv. Maria Giordano e l’avv. Giuseppe Spinello rispettivamente per il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Gela ed Enna, oltre ad altri colleghi in rappresentanza di altre istituzioni ed associazioni forensi del distretto.
È stato confermato lo stato di agitazione indetto da tutta l’avvocatura Italiana, evidenziando che si è comunque avviato un monitoraggio sulla effettività della ripresa dell’attività giudiziaria.
Forte il disappunto manifestato nei riguardi di una ripresa dell’attività giudiziaria che di fatto a oggi è risultata solo di facciata, evidenziando quindi la necessità che la giustizia riprenda velocemente il suo corso.
In gioco ci sono le tutele e i diritti della persona, oggi fortemente impoverite.
Si è infine ribadito con forza la necessità di ridare credibilità alle istituzioni prima che alla stessa giurisdizione, anche in ragione del debito di immagine generato dalle note vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo ex figure di rilievo della magistratura associata, auspicando che si acceleri una riforma dell’ordinamento giudiziario, ad iniziare dalla separazione delle carriere.
A valle dell’iniziativa abbiamo consegnato ai giornalisti un documento condiviso non solo da CNF, OCF e Cassa ma anche da tutta l’avvocatura distrettuale, con il quale abbiamo sollecitato al Governo ed al Parlamento la realizzazione dei seguenti punti:
1- Delle modalità di risoluzione delle criticità disposte direttamente dal legislatore e dall’amministrazione centrale per lo svolgimento delle attività giudiziarie in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, con la previsione unitaria delle misure speciali per i territori in cui sia più alto il rischio di contagio
2- L’assunzione di una norma di legge, anche a mezzo di decretazione d’urgenza, che consenta lo svolgimento delle udienze con le modalità già previste nei relativi provvedimenti di fissazione
3- L’immediato stanziamento di adeguate risorse per la Giustizia e per la messa in sicurezza degli edifici giudiziari
4- La dotazione di adeguati strumenti informatici, di linee a banda larga e di personale tecnico di supporto per gli uffici giudiziari, per lo svolgimento in sicurezza delle attività da remoto
5- Aumento del fondo di dotazione del patrocinio a spese dello Stato per la difesa degli strati deboli della nostra società.
Continuiamo a rimanere fiduciosi, anche se i precedenti purtroppo non militano nella stessa direzione.