Ombrelloni bollenti / Santi, fedifraghi e profumiere

Caro dott. Massimano,
ho letto con piacere la sua rubrica Ombrelloni Bollenti e mi ha appassionato la sua descrizione degli uomini in vacanza,  perché se fino a ieri avevo il sospetto, oggi mi sembra evidente che mio marito faccia parte di un vero e proprio ‘prototipo’.
Ci troviamo attualmente in vacanza al mare con i nostri tre figli, dopo un lungo anno di lavoro, il tanto meritato relax e tempo per stare un po’ insieme… e come devo passare io le giornate? Ad avere il sospetto, ormai certezza, che lui sia qui solo fisicamente ma con la testa ben lontano!
Il suo telefono si scarica tre volte al giorno, ha bisogno sempre impellente di avere rete Wi-Fi, la cui indisponibilità ha effetto devastante sul suo umore del giorno, è ancora praticamente pallido perché se sta al sole non riesce a vedere lo schermo del suo telefono e mi rivolge la parola poche volte solo per raccontarmi qualcosa che ha visto su qualche social e che, a detta sua, ha suscitato il suo interesse.
Non digitare è solo un intervallo per bere magari un po’ d’acqua ed espletare qualche altro bisogno fisiologico, ma la cosa più preoccupante è che spesso lo sorprendo a svegliarsi nel cuore della notte per controllare il telefono.
Ovviamente non ce l’ho fatta e ieri, dopo una settimana, gli ho chiesto se c’era qualche problema e lui con molta tranquillità mi ha risposto: ma no amore, lo sai che andare sui social mi rilassa; avrei voluto chiedere perché ha pensato di pagarci una vacanza a cinque stelle per fare qualcosa che avrebbe potuto fare a casa anche con meno pena riguardo la disponibilità della rete, ma ho preferito rimanere nel dubbio.
Ora sono un po’ combattuta: lascio stare e vado avanti in questa vacanza cercando di far star bene i nostri figli o faccio una scenata magari sottraendogli il cellulare di notte e scoprendo ormai l’ovvio?
Ah dimenticavo, proprio oggi in spiaggia il nostro vicino di ombrellone mi ha rivolto la parola chiedendomi dapprima l’orario e poi come stava andando la vacanza…potrebbe essere questa la soluzione, secondo lei, anche per alleviare mio marito da un potenziale obbligo giustificativo ormai neanche richiesto?


Cara amica,

da quel poco che sono riuscito ad intuire dalla sua email, non credo che ci troviamo di fronte ad un fedifrago: suo marito è solo uno dei tanti alcoolici della rete. Magari sta solo commentando morbosamente la trasmissione “Temptation island” sul frequentatissimo forum di discussione. Magari sta semplicemente guardando Dagospia. Però la sua lettera offre una serie di spunti di riflessione: lei ha intuito che qualcosa non funziona nel vostro rapporto e si è già precostituita l’alibi.

Da una parte il marito infedele, dall’altra la zoccola spacca famiglie e poi lei, l’incolpevole vittima. Si costituisce parte civile insomma, signori della corte.

Io, al posto suo, mi farei altre domande: c’è veramente qualcosa che non va? Abbiamo sbagliato/sottovalutato qualcosa? Possiamo porre rimedio? Perché preferisce la rete ad una chiacchierata? E se le zoccole esistessero per davvero (tendo ad escluderlo) e fossero un mucchio? E se invece fosse una sola e non fosse una zoccola ma semplicemente una persona normale (suo marito ha il diffusissimo morbo del telefonino e null’altro quindi tendo ad escludere anche questa ipotesi)?

Invece lei minaccia scenate e audit sul di lui cellulare. Sappia, cara signora, che una eventuale ispezione su un qualsiasi cellulare cela sicuramente una serie di scoperte che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero dare adito a malintesi. Non lo faccia, in genere è una scena pietosa e sappia che solo i cellulari dei fedifraghi veri sono puliti e immacolati: quelli sono dei grandissimi furbi e cancellano tutto. 

Però vedo che nel frattempo lei non si perde d’animo e cincischia con il vicino d’ombrellone: brava, lo faccia pure se ritiene ne valga la pena. La “Victorian age”, grazie al Cielo, è finita da un pezzo, i bacchettoni sono merce rara e nessuno ricerca ormai la beatificazione. Ma per carità non faccia la profumiera (quelle che ti illudono e poi ti dicono “ma che cosa avevi capito?”). Le profumiere sono così insopportabili che, al cospetto, i fedifraghi sembrano dei Santi.  Si rilassi e si diverta.

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