L’ammiraglio pilota Cavo Dragone a capo della Marina. La forza dell’equilibrio / di Lia Stani

In una cerimonia solenne a Palazzo Marina, l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli ha lasciato il servizio attivo, cedendo il comando della Marina all’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone.

Dopo 45 anni al servizio dell’Italia, l’ammiraglio Girardelli ha salutato gli uomini e le donne della Forza Armata: “Il passaggio di consegne è un rito militare carico di significati soprattutto per coloro che lo devono svolgere. La cerimonia non è e non deve essere un punto di arrivo ma un punto di partenza sia per i protagonisti sia soprattutto per la Marina. I protagonisti passano, la Marina, i suoi uomini, le sue donne e i suoi mezzi rimangono e rappresentano il futuro delle Forze Armate”

Nell’anniversario dei 30 anni della capacità portaerei, ad assumere il comando della Marina Militare, è l’ammiraglio pilota Cavo Dragone. È stato tra i primi a far decollare e appontare dal ponte di volo di nave Garibaldi l’Harrier, il velivolo AV8B, l’aereo a “decollo corto e atterraggio verticale” (STOVL nell’acronimo inglese). È stato il primo comandante del gruppo aerei imbarcati (GRUPAER), successivamente Comandante dell’incrociatore portaeromobili Garibaldi, delle forze aeree della Marina, dell’Accademia Navale di Livorno e del raggruppamento Subacquei e Incursori.

“L’impegno quotidiano dei nostri marinai ha risposto e risponde a una domanda globale di sicurezza e stabilità” – ha evidenziato il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli – oggi che il Mediterraneo si conferma al centro della dimensione geopolitica globale, la Marina Militare ha assunto un ruolo di primo piano per la tutela degli interessi del Paese”.

Al termine della cerimonia di avvicendamento, nel piazzale di Palazzo Marina, ammainata l’insegna a quattro stelle dell’ammiraglio di squadra Girardelli, sul pennone centrale è stata issata quella del nuovo Capo di Stato Maggiore, alla presenza del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e delle autorità militari, religiose e politiche. “Ammiraglio Girardelli, ha speso un’intera vita al servizio dello Stato – ha affermato il ministro Trenta- senza soluzione di continuità, alla guida di un “bastimento” presente in tutti i mari del mondo a tutela degli interessi nazionali”. E proseguendo nel suo intervento ha dichiarato:“Ammiraglio Cavo Dragone, le viene affidata la Marina Militare, le sue donne, i suoi uomini. Sono certa che ha già bene in mente la rotta da percorrere, come orientare le vele di questo splendido bastimento. A lei la manovra!”.

Poche parole ma cariche di emozioni per un ricordo speciale per il neo capo di Stato Maggiore della Marina: “Questo capitolo importante della mia vita lo dedico ai 38 miei compagni di corso, il Corso Invicti che, il 3 marzo 1977, sono caduti sul Monte Serra con il loro ufficiale accompagnatore e i membri dell’equipaggio del Vega10. Sono andati via troppo presto”.

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