A Cortina d’Ampezzo, per la XXVIII edizione di “Una Montagna di Libri Estate 2023”, ospite della kermesse il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha accennato al quadro riguardo alle prossime riforme del sistema giudiziario, definendole come “necessarie e imponenti”. Nordio ha espresso la sua soddisfazione per il pacchetto di leggi proposto, sottolineando il progresso significativo che è stato fatto finora, che è solo il punto di partenza di un percorso che mira a ridefinire il sistema giudiziario italiano in modo radicale.
L’approccio del Ministro è basato su un concetto fondamentale: la giustizia deve essere accessibile, efficiente ed equa per tutti i cittadini italiani. Le riforme proposte mirano a raggiungere questi obiettivi attraverso una serie di cambiamenti chiave.
Una delle pietre miliari di questa riforma è l’attenzione dedicata alle intercettazioni nelle indagini penali. Nordio ha sempre definito “barbarie” la pratica di rendere pubbliche intercettazioni che non abbiano alcuna relazione con le indagini in corso, sottolineando l’importanza di preservare la privacy delle persone coinvolte in indagini senza compromettere l’integrità delle prove raccolte. In tal senso, la riforma si propone di rafforzare le leggi che regolano le intercettazioni, rendendo il processo più selettivo ed etico.
Anche la questione della coesione all’interno del governo è stata affrontata dal Ministro, che ha negato dissensi significativi sulla riforma, anzi ha evidenziato l’applauso unanime dei membri del Consiglio dei Ministri al termine dell’esame del pacchetto di leggi proposte. Questo consenso rappresenta un passo avanti importante, poiché sottolinea l’urgenza di un approccio unito alla riforma della giustizia, che è spesso un terreno controverso.
La dimensione temporale di queste riforme è altrettanto rilevante. Nordio ha delineato un piano ben definito, che prevede la consegna al premier di un cronoprogramma dettagliato comprendente più fasi, con ulteriori proposte in autunno e primavera. Questo approccio graduale riflette la consapevolezza dell’importanza di affrontare le riforme con un occhio attento alla consultazione con tutte le parti interessate.
Infine, interessanti le parole del Ministro sui rapporti che lo legano alla Presidente del Consiglio, definita come donna forte e molto determinata, “Le riconosco una capacità di lavoro, di organizzazione, di sintesi e un’ampia visione politica, che poi è quello che distingue il grande statista dal piccolo politicante: bisogna risalire ai tempi di De Gasperi per trovarne di simili”. (Guarda l’estratto al link: https://youtu.be/MBqGnBlLskg)
