I Direttori del Ministero della Giustizia sono in stato di agitazione per contrastare la soppressione del loro profilo professionale. Da settimane, i Direttori si oppongono alla proposta del Ministero di accorparli nell’Area dei Funzionari amministrativi, considerandola una dequalificazione del loro ruolo. Chiedono, invece, di essere inquadrati nell’Area delle Elevate Professionalità (EP), che rifletterebbe meglio le responsabilità e la preparazione richieste dal loro lavoro.
Oggi, 10 settembre, manifestazione nazionale
In un ulteriore passo per far valere le proprie istanze, il Coordinamento nazionale dei Direttori ha dichiarato lo stato di agitazione, organizzando una manifestazione nazionale a Roma per oggi, 10 settembre, a Roma presso Piazza Cavour. Ieri in una nota l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha espresso il proprio sostegno, sottolineando che, pur riconoscendo la necessità di razionalizzazione e ottimizzazione del servizio, è fondamentale che il Ministero valuti attentamente le richieste della categoria. La Giunta esecutiva centrale dell’Anm ha infatti ribadito l’importanza di preservare le competenze e la professionalità acquisite dai Direttori, figure chiave nel supporto alla giurisdizione.
Il futuro dei Direttori della Giustizia è ora al centro del dibattito. L’esito della manifestazione e delle prossime trattative sarà determinante per capire se le loro richieste saranno accolte e quali potrebbero effettivamente essere le soluzioni per garantire il riconoscimento del loro ruolo (con relative coperture finanziarie).