L’on. Devis Dori ha presentato un’interrogazione scritta al Ministro della Giustizia per chiedere che le attuali modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione forense diventino definitive.
Attualmente, l’esame prevede una sola prova scritta – un atto giudiziario – e una prova orale, con un punteggio minimo di 90 per il superamento. Questa formula è stata introdotta nel 2023 ed è stata recentemente prorogata anche per il 2025 con il decreto Milleproroghe. Tuttavia, indiscrezioni riportate da alcuni siti web, ipotizzano un possibile ritorno alle modalità pre-Covid, con tre prove scritte e una orale, a partire dal prossimo anno.
Queste voci hanno generato preoccupazione tra migliaia di praticanti avvocati e studenti di Giurisprudenza, che chiedono chiarezza e continuità nelle regole d’esame. “I futuri candidati devono poter conoscere le modalità dell’esame fin dall’inizio della loro pratica forense e della frequenza delle Scuole forensi, per garantire certezza e uniformità di valutazione”, sottolinea Dori.
L’interrogazione chiede quindi al Ministro se intenda confermare in via definitiva il modello attuale dell’esame, considerato idoneo a valutare le competenze dei candidati, senza costringerli a continui cambiamenti normativi.