La protesta dei Direttori di giustizia: le (non) risposte del ministero e il ruolo dei sindacati

I Direttori della Giustizia continuano a far sentire la loro voce, determinati a difendere il loro ruolo e a ottenere il giusto riconoscimento per il loro lavoro, a rischio dopo la proposta di riorganizzazione che ne prevede la soppressione della figura professionale con un conseguente demansionamento. Dal 2017, anno in cui è stato formalizzato il loro inquadramento nell’Area 3 dei Servizi Amministrativi e Contabili, i Direttori hanno visto crescere le loro responsabilità senza un adeguato riconoscimento. Le loro mansioni, che richiedono una laurea magistrale e una preparazione specifica, vanno ben oltre quelle richieste ai Funzionari, i quali sono invece inquadrati in una categoria inferiore. Il Coordinamento Nazionale dei Direttori, organizzato in risposta alla proposta ministeriale del 25 luglio 2024, ha chiesto quindi di essere ricompreso nell’Area delle Elevate Professionalità (EP), riconoscendo così il valore e la complessità del loro ruolo. Ospiti in studio Giandiego Monteleone, componente Coordinamento nazionale Direttori Giustizia, e Claudia Ratti, segretaria generale di Confintesa Funzione Pubblica. Conduce Rosa Colucci.

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