Proroga Graduatorie AUPP 2024: una soluzione per rafforzare la giustizia

Il Comitato della Graduatoria AUPP 2024 ha rilasciato una nota illustrativa in cui propone la proroga della vigenza delle graduatorie del concorso “Addetti Ufficio del Processo” (AUPP) del 5 aprile 2024. Questa proroga, si sostiene, rappresenterebbe una misura cruciale per rispondere alla carenza di personale e per potenziare l’efficienza del sistema giudiziario, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La proposta: proroga fino al 2026

La proroga, richiesta almeno fino alla scadenza del PNRR (31 dicembre 2026), consentirebbe di valorizzare il capitale umano rappresentato dagli idonei del concorso e di evitare costi e tempi legati all’indizione di nuove selezioni. La Corte dei Conti della Sardegna (deliberazione n.85/2020) ha già sottolineato i vantaggi di questo approccio, che tutela le aspettative dei candidati e garantisce un’assunzione più rapida e meno onerosa per le amministrazioni pubbliche.

L’Ufficio del Processo: una risorsa strategica

Gli addetti AUPP, introdotti dal PNRR per supportare i magistrati e ridurre l’arretrato giudiziario, hanno dimostrato di essere fondamentali per l’efficienza del sistema. Secondo dati recenti, dal 2022 al 2023, l’Ufficio del Processo ha contribuito alla definizione di circa 100.000 procedimenti civili all’anno, con una riduzione significativa dei tempi di durata delle controversie.

Proposte di ampliamento

Il Comitato propone di estendere la funzione degli addetti AUPP a settori giudiziari spesso trascurati, come i Tribunali di Sorveglianza, gli Uffici del Giudice di Pace e i Tribunali per i Minorenni. Questo ampliamento migliorerebbe ulteriormente la velocità e l’efficacia del sistema.

La stabilizzazione del personale: una priorità

La stabilizzazione degli addetti AUPP è un tema centrale. Molti professionisti hanno lasciato il servizio per l’incertezza contrattuale, vanificando gli investimenti fatti per la loro formazione. La proroga delle graduatorie, si legge nella nota, sarebbe un primo passo verso una gestione del personale più stabile e sostenibile.

Il Comitato sottolinea che la mancata proroga delle graduatorie andrebbe contro i principi di economicità, velocità ed efficienza della Pubblica Amministrazione sanciti dall’articolo 97 della Costituzione. Una proroga, invece, garantirebbe un’assunzione rapida e senza costi aggiuntivi, migliorando l’efficienza del sistema giudiziario e contribuendo al progresso del Paese.

Questa iniziativa, conclude il Comitato, rappresenta una risposta concreta e tempestiva alle necessità della giustizia italiana, che mira a consolidarsi come un sistema moderno, competitivo e capace di garantire i diritti dei cittadini.

Leggi qui il testo integrale della relazione

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