Nell’ambito di una serie di interventi mirati a rafforzare l’efficacia e l’efficienza del sistema giudiziario italiano attraverso l’articolo 13-bis della LEGGE 10 agosto 2023, n. 112 [Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025. (23G00115) (GU Serie Generale n.190 del 16-08-2023) – in vigore dal 17/08/2023] è stato stabilito l’aumento della dotazione organica del personale nel comparto Funzioni centrali, area dei funzionari, del Ministero della Giustizia. L’obiettivo principale è garantire la funzionalità degli uffici giudiziari e mantenere nel tempo gli effetti positivi derivanti dagli interventi straordinari realizzati in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’aumento previsto dalla legge è notevole, con un incremento di 1.947 unità nella dotazione organica del personale. Questo passo è particolarmente significativo in un contesto in cui il sistema giudiziario è alle prese con carichi di lavoro elevati, gravissime scoperture di organico degli amministrativi e tempi di definizione dei procedimenti che non si riducono come ci si aspetterebbe in Italia e soprattutto in Europa. L’aggiunta di nuove risorse umane può quindi contribuire in modo significativo a migliorare l’efficienza delle attività giudiziarie, consentendo una gestione più rapida ed efficace dei processi. Ricordiamo che la pianta organica del – Personale a tempo indeterminato organizzazione giudiziaria per la Terza area, quella dei funzionari, era pari a 11.993 unità prima di questo recentissimo ampliamento.
L’intervento normativo pone però alcune domande sul piano amministrativo:
1. Come saranno allocate (sul piano territoriale e dei profili) le nuove unità in arrivo?
2. Quando arriveranno concretamente nei tribunali le nuove risorse umane?
3. Per vedere i nuovi funzionari nei tribunali occorrerà attendere in ogni caso la conclusione della procedura di interpello in corso?
4. Occorrerà un nuovo DPCM perché si possano assumere gli idonei direttori amministrativi (la cui assunzione in realtà è già prevista da PIAO e DPCM vigenti) o questo nuovo DPCM previsto dallo stesso art. 13 bis servirà solo a stabilizzare una parte degli addetti all’ufficio per il processo?
Auspichiamo risposte puntuali e tempestive (atti amministrativi per intenderci) dal Ministero della Giustizia e per una volta non la semplice risposta di un sottosegretario all’ennesima doverosa interrogazione parlamentare sulle scoperture di organico.