La Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane (UCPI) esprime sconcerto per la decisione dei vertici della magistratura milanese di non accogliere l’invito all’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani, in programma a Milano il 7 e 8 febbraio.
L’UCPI sottolinea come, negli anni, abbia sempre cercato il dialogo con la magistratura, confrontandosi con l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) e con esponenti autorevoli della giurisdizione sulle riforme della giustizia. L’associazione ricorda che la sua proposta di riforma risale al 2017 e che ogni iniziativa legislativa è migliorabile, purché il confronto sia aperto e costruttivo. Anche sul disegno di legge costituzionale di iniziativa governativa, che riprende l’impianto della loro proposta, l’UCPI ha espresso critiche e osservazioni senza mai sottrarsi al dibattito.
Secondo l’UCPI, la magistratura associata, invece, dimostra di non accettare le critiche, rifiutando il dialogo e sottraendosi al confronto. Questo atteggiamento si inserisce in un quadro più ampio di contrapposizione, evidenziato anche dal recente sciopero indetto dalle toghe contro decisioni del Parlamento e dal gesto di voltare le spalle al rappresentante del Governo durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Per l’UCPI, respingere immotivatamente l’invito degli avvocati penalisti dimostra una visione autoreferenziale della magistratura, che sembra voler escludere altre voci dal dibattito sulla giustizia. Un atteggiamento che, secondo la Giunta dell’UCPI, non giova al Paese e ostacola la realizzazione di una riforma costituzionale equilibrata e giusta.