L’Unione Nazionale delle Camere Civili (UNCC) sottolinea l’importanza di un dibattito sereno e costruttivo sulla riforma della giustizia, fondato su un’analisi rigorosa delle norme piuttosto che su slogan o prese di posizione divisive. È essenziale che il confronto tra politica, da una parte, e magistratura ed avvocatura, dall’altra, si sviluppi in modo costruttivo e con reciproco rispetto. Come ha oggi sottolineato il Primo Presidente della Cassazione, occorre “un vero e proprio patto per lo Stato di diritto in grado di alimentare la fiducia dei cittadini”.
In questo quadro, l’esame del Disegno di Legge sulla separazione delle carriere non pare evidenziare profili normativi che possano compromettere quell’indipendenza della magistratura garantita dall’art. 111 della Costituzione e sembra solo volta a garantire un giudice terzo e imparziale, rafforzando la fiducia dei cittadini in un sistema giudiziario libero da influenze correntizie.
L’UNCC esprime invece viva preoccupazione per l’evoluzione del processo civile: se il suo scopo primario è quello di far emergere la verità, l’eccessivo formalismo e le rigidità introdotte in nome della velocità stanno allontanando sempre di più il sistema dalla ricerca della verità sostanziale e storica. Inoltre, l’avvocato, e con esso il cittadino, viene sempre più emarginato ed escluso dai contesti in cui si discute e si decide sui suoi diritti. Infine, UNCC ribadisce con forza che la situazione degli Uffici dei Giudici di Pace appare insostenibile: lo spostamento dei processi dai Tribunali a tali giudici onorari, senza un contestuale potenziamento degli uffici, non solo non ha risolto i problemi, ma li ha amplificati. E se ad ottobre non sarà disposto un rinvio dell’ulteriore aumento di competenza si giungerà al definitivo collasso.
UNCC invita quindi tutti a concentrarsi con pacatezza ed equilibrio su un confronto responsabile, fondato sui contenuti e finalizzato a migliorare il servizio di giustizia per i cittadini. Solo così si potrà tutelare la credibilità del sistema e garantire il rispetto dei valori fondamentali della democrazia.