COA Ivrea: “Grave sofferenza di locali e personale ma no al ‘taglia e cuci’ degli uffici giudiziari”

Nei giorni scorsi. si è tenuta presso la Corte d’Appello di Torino la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, alla quale ha partecipato con proprio intervento il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ivrea che, a mezzo del suo Presidente, avv. Patrizia Lepore, ha rappresentato la situazione attuale degli Uffici Giudiziari e così nuovamente portato all’attenzione delle Autorità presenti e del Ministero l’urgente necessità di intervenire sulle criticità conseguenti alla carenza di personale e al sottodimensionamento delle piante organiche, illustrando nel contempo l’attività già svolta al fine di ovviarvi.
Sulla situazione di tali Uffici si sono soffermate le relazioni del Presidente della Corte d’Appello e del Procuratore Generale della Repubblica Vicario, ampiamente già riportate dalla stampa nazionale e locale, che tuttavia contengono osservazioni non condivise dal Consiglio, il quale si oppone alle soluzioni proposte in merito alle criticità rilevate nel nostro Tribunale e nella nostra Procura.
Il Consiglio dell’Ordine esprime in particolare la netta contrarietà alla richiesta diretta al Ministero di “ farsi promotore di una legge (nuova) di revisione della circoscrizione di Ivrea a cui andrebbe tolta tutta la cintura dei Comuni più prossimi a Torino, lasciando gli attuali organici del Tribunale di Ivrea” e contrarietà alla manifestazione ”dell’adesione convinta” della Procura Generale di Corte d’Appello all’ipotesi di riduzione per legge della circoscrizione di Ivrea, suggerendo infine al Legislatore di “interrogarsi sull’opportunità di mantenere una struttura giudiziaria in una città non capoluogo di provincia”.
E’ nota a tutti la grave sofferenza di personale per la maggior parte dei Tribunali e Procure di tutta Italia, inclusa Torino, che è anche in sofferenza di locali, come evidenziato dal Presidente della Corte. La soluzione però non può essere un “taglia e cuci”, dove si sottraggono Comuni normativamente rientranti nel circondario di un Tribunale per attribuirli a un altro: soluzione che lederebbe la cittadinanza tutta del nostro territorio e costituirebbe un ulteriore aggravio per gli altri Uffici Giudiziari già connotati da importanti scoperture di organico e strutturali.
E’ fermo il convincimento del Consiglio dell’Ordine di Ivrea che solo la piena collaborazione di tutti gli operatori della Giustizia, a prescindere dal proprio ruolo, possa condurre a risultati idonei a garantire il pieno diritto di difesa e di tutela dei cittadini, senza doversi pensare al nostro territorio come luogo nel quale possa essere “più facile” delinquere, ad alta criminalità, ove manca la risposta della Giustizia e da cui “rifugge” lo stesso personale amministrativo e giudicante.

Gli Uffici Giudiziari di Ivrea non sono “errore genetico” compiuto dal Legislatore nella revisione della geografia giudiziaria, ma costituiscono ad oggi il secondo circondario per bacino d’utenza del Piemonte e devono essere presidio di legalità per gli oltre cinquecentomila cittadini che vivono nel territorio.
Il numero dei Magistrati inquirenti è stato recentemente incrementato di due unità raggiungendo il numero di dodici sostituti, oltre al Procuratore della Repubblica, a completamento della pianta organica prevista. Più volte è stato richiesto l’adeguamento della pianta organica del personale amministrativo e della Polizia Giudiziaria, ad oggi non effettuato.
Le defezioni ed i trasferimenti del personale amministrativo, che si sono registrati nell’ultimo periodo, non sono dissimili da quelli che si riscontrano quotidianamente in altri uffici in tutto il territorio nazionale. Ricordiamo che ab origine il personale amministrativo dei Tribunali soppressi, il cui territorio è stato accorpato alla competenza di quello eporediese, non è stato trasferito al Tribunale di Ivrea e in ciò risiede la genesi della carenza evidenziata.
Detta carenza tuttavia, se vi è volontà e concreto interesse di tutela della Giustizia e della Legalità sul nostro territorio, potrà essere risolta agevolmente da parte delle Autorità – e in tal senso il Consiglio dell’Ordine unitamente alle amministrazioni locali si spendono da tempo – come avvenuto per il Tribunale di Napoli Nord ( menzionato dallo stesso Procuratore Generale Vicario) mediante l’adozione di un decreto ministeriale che provveda celermente all’ampliamento della pianta organica e alla sua copertura.
E’ altresì doveroso ricordare che il Tribunale di Ivrea trova suo fondamento e la sua incontestabile legittimazione nella Legge 14.9.2011 n. 148 di conversione del D.L. 13.8.2011 n. 138, che, indicando i principi di ridefinizione della geografia giudiziaria, prescinde dal criterio formalistico della “provincia” agganciandosi ai più concreti e realistici interessi di tutela del territorio. La città di Ivrea, ottimamente collegata logisticamente a tutto il territorio piemontese – anche se non capoluogo di provincia – ha conquistato negli anni la propria centralità grazie al suo tessuto economico – produttivo, che ha quindi determinato, nel 2013, un conseguente ampliamento delle proprie competenze giudiziarie.
Non sono quindi condivisibili, in conclusione, le proposte soluzioni di privare la cittadinanza e tutto il tessuto sociale dei suoi legittimi Uffici Giudiziari, che debbono solo essere messi in condizione di poter correttamente operare con il necessario personale.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ivrea quindi proseguirà nella diretta interlocuzione con le Autorità per la tutela degli Uffici Giudiziari locali.

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