Roma, 30 ottobre 2024 – Critiche dal Movimento 5 Stelle alla nuova legge di Bilancio del governo Meloni, che prevede un’importante novità sul contributo unificato nei procedimenti civili. Secondo il testo della manovra presentata in Parlamento, il mancato o parziale pagamento del contributo unificato comporterà l’estinzione del procedimento legale. Una misura che, per il M5S, rischia di ostacolare l’accesso alla giustizia per molti cittadini, definendola “assurda” e “inutilmente persecutoria”.
Le capogruppo del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato, Valentina D’Orso e Ada Lopreiato, hanno duramente criticato il provvedimento: “La legge di Bilancio del governo Meloni riesce nell’impresa di far arrabbiare tutti, inclusi gli avvocati e, soprattutto, i loro clienti, che finiscono così nel mirino di Giorgetti.”
Secondo le deputate M5S, l’introduzione di una misura così rigida danneggia sia gli avvocati, spesso costretti a posticipare il versamento del contributo unificato in attesa dei pagamenti dai clienti, sia i cittadini che potrebbero vedersi negare il diritto alla giustizia. “Non si tratta di evasione fiscale,” sottolineano D’Orso e Lopreiato, “ma di una prassi consolidata per cui i professionisti coprono temporaneamente i costi in attesa del saldo da parte dei clienti. Tale norma rappresenta solo un espediente per anticipare gli incassi, adottando un approccio finanziario che grava su cittadini e professionisti con tagli e nuove imposte.”
Il M5S ha dichiarato il proprio pieno sostegno alla protesta degli avvocati italiani e ha anticipato che combatterà in Parlamento per modificare il provvedimento, definendolo una manovra “recessiva e ingiusta” che rischia di limitare il diritto alla giustizia per molti italiani.