Gli idonei al concorso Addetti Ufficio per il Processo hanno inviato nei giorni scorsi al Ministero della Giustizia una nota in cui si chiede una maggiore flessibilità al Ministero della Giustizia nella procedura di scorrimento delle graduatorie, concedendo lo scorrimento dei distretti capienti: ciò comporterebbe la possibilità di assumere più personale possibile negli uffici del sud anch’essi flagellati dalla carenza di personale.
Si teme infatti che il Ministero della Giustizia si appresti a eseguire uno scorrimento per coprire le soli sedi delle Corti di appello del nord senza tenere conto anche di uno scorrimento nei distretti del sud.
Una disparità di trattamento
Come spiega la nota inviata al Ministero, la situazione attuale solleva una disparità di trattamento: nel precedente scorrimento distrettuale avvenuto il 6 febbraio del 2023 distrettuale, il Ministero ha offerto ai candidati dei distretti capienti la possibilità di prendere servizio nel proprio distretto di origine, un’opportunità che attualmente non viene concessa agli idonei presenti nelle graduatorie del sud.
Un’eventuale decisione del Ministero di coprire solo le carenze di organico nelle sedi del nord rischierebbe di generare numerosi rifiuti da parte degli interessati come è già avvenuto in un precedente scorrimento predisposto lo scorso anno, e potrebbe compromettere il corretto funzionamento degli uffici giudiziari del sud, già gravemente colpiti dalla carenza di personale.
Una soluzione equa e flessibile
Al fine di affrontare questa problematica, si suggerisce di adottare una procedura di scorrimento distrettuale delle graduatorie capienti, che tenga conto sia delle necessità dei distretti del nord che di quelle dei distretti del sud, alla luce della “fuga degli addetti dell’ufficio per il processo verso altre Amministrazioni, avvenute negli ultimi mesi anche nei distretti capienti del sud” sarebbe opportuno effettuare una ricognizione di tutti i posti disponibili nei suddetti distretti e procedere a uno scorrimento che consenta agli idonei di assumere posizione nel proprio distretto di appartenenza.
Allo stesso tempo, potrebbe essere previsto uno scorrimento per le sedi del nord, dedicato a coloro che, non avendo la possibilità di essere immessi nel proprio distretto, desiderano optare per una sede nel nord del paese. Questa soluzione permetterebbe di conciliare le esigenze di entrambe le parti, garantendo l’opportunità di lavoro sia nel sud che nel nord.
Tale soluzione è stata proposta attraverso delle note che gli idonei hanno inviato al Ministero della giustizia, dove sono state esposte le motivazioni per cui gli interessati non potrebbero trasferirsi in una sede del nord.
Ridistribuzione dei posti e nuovo bando di concorso
Per fronteggiare le carenze di personale nelle sedi del nord, potrebbe essere opportuno valutare la possibilità di ridurre i posti disponibili nel sud attraverso un nuovo bando di concorso. Questa strategia permetterebbe di indirizzare maggiormente le risorse verso il nord del paese, riducendo la disparità tra le diverse aree geografiche.
In conclusione, per garantire una maggiore equità nella procedura di scorrimento delle graduatorie del concorso nel settore giudiziario, il Ministero della Giustizia dovrebbe considerare l’opportunità di adottare una soluzione che comprenda lo scorrimento distrettuale delle graduatorie capienti. Questo consentirebbe di assumere il maggior numero possibile di personale negli uffici del sud, alleviando la carenza di risorse umane in quest’area.
La ricerca di una soluzione equilibrata e flessibile risulta fondamentale per garantire un funzionamento ottimale dell’amministrazione della giustizia su tutto il territorio nazionale.
