Firmato il CCNL Funzioni Centrali 2022-2024: una svolta per la Pubblica Amministrazione

Il 27 gennaio 2025 segna una data storica per la Pubblica Amministrazione italiana con la firma definitiva del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Funzioni Centrali 2022-2024. Un accordo che coinvolge circa 195 mila dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, introducendo significative novità in tema di salari, flessibilità e benessere lavorativo.

“Questo contratto rappresenta un passo importante nel percorso di modernizzazione della Pubblica Amministrazione”, ha dichiarato il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. Con un aumento retributivo medio di 165 euro mensili per tredici mensilità e arretrati fino a 1.000 euro, il nuovo CCNL offre un concreto riconoscimento all’impegno quotidiano dei lavoratori pubblici.

Tra le innovazioni, spicca l’introduzione sperimentale della settimana corta: i dipendenti potranno concentrare le 36 ore lavorative in quattro giorni, migliorando l’equilibrio tra vita professionale e privata. Il contratto potenzia inoltre il lavoro agile, estendendo i buoni pasto e offrendo maggiore flessibilità a chi assiste familiari con disabilità o presenta esigenze di salute.

Un altro punto cardine riguarda l’age management, con misure per valorizzare l’esperienza dei dipendenti senior attraverso il mentoring e per promuovere il reverse mentoring per le competenze digitali. Ai lavoratori over 60 vengono riconosciute anche due ore aggiuntive di permesso per visite mediche.

Soddisfazione è stata espressa dalle sigle sindacali firmatarie, tra cui Confintesa Funzioni Pubbliche (FP). “Questo contratto valorizza il lavoro pubblico e introduce modelli innovativi per rispondere alle sfide del futuro”, ha sottolineato Claudia Ratti, Segretaria Generale di Confintesa FP.

Non mancano tuttavia le polemiche, con CGIL e UIL che hanno scelto di non sottoscrivere l’accordo. “Incomprensibile la loro rinuncia”, ha commentato Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, ribadendo l’impegno per un rinnovo contrattuale tempestivo anche per il periodo 2025-2027, già avviato con uno stanziamento iniziale di 5,5 miliardi di euro.

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